Tra le ventitrè persone destinatarie di altrettanti misure cautelari il mese scorso a seguito dell’operazione “Lucignolo” portata avanti dai carabinieri della Compagnia di Breno e legata a reati di detenzione e spaccio di droga c’era anche una donna 39enne di Darfo Boario Terme.
Proprio quest’ultima è finita nuovamente nei guai sabato scorso: la donna, che nell’indagine risultava colei che si occupava della consegna a domicilio della droga, era finita ai domiciliari. Sabato, però, la voglia di uscire ha prevalso sul rispetto dell’ordinanza nei suoi confronti: ha così preso le chiavi della sua auto e si è recata dal compagno, di nazionalità straniera, residente a Costa Volpino.
Durante il consueto controllo dei carabinieri, però, questi hanno notato non solo che la 39enne non apriva loro la porta, ma anche che il garage della sua abitazione era aperto e che al suo interno mancava la macchina. Un paio d’ore dopo la donna ha fatto rientro a casa, dove ad attenderla c’erano ancora i carabinieri: per lei è scattato l’arresto per evasione. Il Giudice ha riconvalidato l’arresto, rimettendola ai domiciliari e inasprendo le misure, vietandole di avere incontri con altre persone anche all’interno di casa sua.