Un mese è trascorso, ma niente si è mosso. Era il tempo messo a disposizione a Giacomo Ducoli, curatore fallimentare della ex Selca di Forno Allione, e alla proprietà del sito, dal commissario prefettizio del Comune di Berzo Demo Anna Frizzante per la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti presenti nello stabilimento dismesso.

L’ordinanza di fine giugno chiedeva che, nel giro di un mese, i rifiuti venissero rimossi, smaltiti o recuperati, previa presentazione di un piano. Intanto, come attestano anche le analisi, i rifiuti presenti nei piazzali stanno percolando nel terreno e si stanno disperdendo nell’aria. Anche la sentenza definitiva del Consiglio di Stato ha affermato come il curatore debba effettuare tutti gli interventi a tutela del sito contaminato.

La scorsa settimana il presidente della Comunità montana Alessandro Bonomelli e l’assessore alle Attività produttive Ida Bottanelli hanno chiesto al prefetto di Brescia Maria Rosaria Laganà e al commissario di Berzo Demo un incontro con tutti i soggetti pubblici coinvolti, da Regione ad Ats Montagna, da Provincia di Brescia ad Arpa Lombardia fino all’Unione Comuni della Valsaviore.

L’obiettivo degli enti è la risoluzione della problematica e la valutazione delle possibilità di sviluppo futuro dell’area stessa. A settembre verrà proposto un nuovo incontro. Nel frattempo ci potrebbe essere la possibilità che il curatore impugni l’ordinanza del commissario Frizzante.

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