Gian Battista Bernardi, sindaco di Berzo Demo, parla dopo la sentenza del Tar con cui è sancita la legittimità dell’ordinanza comunale di quattro anni fa che imponeva alla curatela fallimentare del sito ex Selca di Forno Allione di mettere in atto tutte le misure necessarie per mettere in sicurezza la falda acquifera ed evitare una diffusione della contaminazione fino alle acque dell’Oglio.

Secondo l’ordinanza (emessa prima che si esprimesse in merito anche il Consiglio di Stato), il curatore avrebbe dovuto monitorare le acque sotterranee almeno una volta ogni tre mesi per due anni. Poco prima del verdetto del Tar, però, il curatore avrebbe deciso di abbandonare il sito, cosa consentita dalla legge. “La sentenza è molto importante”, commenta Bernardi sulle pagine del Bresciaoggi, “perché dimostra che il nostro provvedimento aveva le fondamenta”. 

Alla luce della sentenza del Tar il Comune sta ragionando con i propri legali per capire se il curatore potrebbe davvero abbandonare il sito, dal momento che non è ancora stata posta nessuna firma sull’accordo che avrebbe permesso di pensare alla bonifica del sito.

Di una cosa Bernardi è certo: “Non saremo soli, perché avremo al nostro fianco Regione e Provincia. Essendo ottimista di natura sono convinto che ci sia lo spiraglio per un incontro, per trovare un punto di convergenza ed insieme trovare finalmente una soluzione”.

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