Che il sito dell’ex Selca di Forno Allione, a Berzo Demo, necessiti di una bonifica urgente ed immediata è cosa nota da tempo. Dalla chiusura per fallimento delle attività di undici anni fa, però, poco o nulla è stato fatto.

Ed il tempo stringe: lo dice anche l’Arpa Lombardia in una relazione pubblicata nei giorni scorsi, a seguito di un sopralluogo effettuato sull’ex sito industriale a luglio, inviata al Comune, alla Provincia, alla Regione ed al curatore fallimentare.

L’Agenzia va dritta al punto: i rifiuti pericolosi stoccati nell’area sarebbero nello stesso punto in cui furono messi dopo il fallimento, comportando una diffusione di agenti inquinanti nell’acqua e nell’aria. La concentrazione di fluoruri nel fiume Oglio, a valle dell’ex Selca, sarebbe pari a ben undici volte il consentito, così come l’arsenico sarebbe presente quasi dieci volte oltre il limite di legge.

I tecnici dell’Arpa si dicono anche preoccupati del fatto che i rifiuti sono contenuti in sacconi di tela tecnica sia all’interno che all’esterno dei capannoni, alcuni dei quali sarebbero però ormai tagliati o in fase di deterioramento.

Una situazione di emergenza, nonostante gli sforzi del Comune che, in passato, ha provveduto ad una messa in sicurezza temporanea finanziata dalla Regione. Ma l’accordo tra enti pubblici annunciato quattro anni fa, da venti milioni di euro, è rimasto sulla carta; mentre ad inizio anno il Consiglio di Stato ha stabilito che lo smaltimento dei rifiuti spetta alla curatela fallimentare che, però ha riportato il sito in carico alla società fallita. Intanto, i rifiuti restano dove sono, con il rischio di trasformare l’ex Selca in una minaccia all’ambiente ancora peggiore.

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