Dal 1902 ad oggi la Festa del Redentore sul monte Guglielmo non ha conosciuto interruzioni. Così, anche domenica scorsa, per la 119 volta, si è tenuta la ricorrenza, con tanto di celebrazione al monumento costruito da Giorgio Montini, padre di Paolo VI, su richiesta di Papa Leone XIII per il Giubileo del 1900.
Presso l’opera (composta da cinque mosaici in vetro di Murano, a cui è stata aggiunta nel 1998 una statua in bronzo di Paolo VI) domenica mattina dalle ore 10:30 si è tenuta la processione dal Rifugio Almici e poi la S. Messa, celebrata da don Lorenzo Pedersoli e don Gabriele Banderini, rispettivamente parroci di Zone ed Inzino: circa duecento i partecipanti, tra cui anche Alessio Rinaldi, sindaco di Marone; Pierangelo Lancellotti, quello di Gardone Valtrompia e Bruno Bettinsoli, primo cittadino di Lodrino.
Don Lorenzo ha ricordato l’importanza di pregare e contemplare il creato immersi nel silenzio, opportunità oggi sempre più rara. Finite le celebrazioni, l’Associazione culturale Redentore ha già iniziato a pensare alla 120esima edizione: si sta già creando un comitato che raduni i Comuni interessati, le Comunità Montane e le Province di Brescia e Bergamo per stilare un calendario di eventi, tra cui concerti serali in quota, una fiaccolata notturna e la realizzazione di un campanile artistico in ferro a lato della chiesetta dell’Almici.
[Foto da Giornale di Brescia]