Il direttore generale di FNM e amministratore delegato di Trenord, Marco Piuri, è intervenuto mercoledì in audizione durante la seduta della X Commissione Attività produttive, commercio e turismo della Camera dei Deputati per presentare il progetto H2iseO di FNM e Trenord, che realizzerà in Vallecamonica, lungo la linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo di Ferrovie Nord, la prima Hydrogen Valley italiana.

Il progetto, che per la sua portata innovativa è considerato nel PNRR e segue le strategie europee per la decarbonizzazione, porterà a un investimento complessivo di circa 300 milioni di euro. FNM ha fatto sapere di aver già deliberato l’acquisto di 6 elettrotreni alimentati a idrogeno, che saranno realizzati da Alstom e consegnati a Trenord entro il 2023, con opzione per la fornitura di altri 8, fino a sostituire l’intera flotta della linea, oggi composta da treni diesel.

Il Gruppo ha inoltre analizzato la fattibilità preliminare degli impianti di produzione dell’idrogeno necessari per attivare il servizio ferroviario. Il primo impianto di produzione, stoccaggio e distribuzione di idrogeno sarà realizzato tra il 2021 e il 2023 a Iseo; sarà un impianto alimentato da biogas con abbattimento della CO2. Entro il 2025 saranno inoltre realizzati in Valle uno o due ulteriori impianti di produzione e distribuzione di idrogeno verde. Tra 4 anni si prevede anche di estendere la soluzione idrogeno al trasporto pubblico locale, a partire dai circa 40 mezzi gestiti in Valcamonica da FNM Autoservizi.

FNM ha sottoscritto memorandum d’intesa con alcuni dei principali player del settore energetico e dell’idrogeno: A2A, Enel Green Power, ENI, Sapio, SNAM. Il Gruppo ha inoltre dato disponibilità per condividere l’esperienza maturata con altri operatori, con i Ministeri competenti, con ANSFISA, con Vigili del Fuoco ed enti locali.

“Gli obiettivi del progetto – ha spiegato Piuri – sono lo sviluppo di una filiera economica e industriale dell’idrogeno, a partire dal settore della mobilità; l’avvio della conversione energetica di un territorio; la completa decarbonizzazione di una parte significativa del trasporto pubblico locale. Ora è necessario un quadro stabile di regole tecniche ed economiche e la definizione delle modalità di accesso ai finanziamenti che il PNRR già riconosce a questo progetto”.

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