“Un passo importante per la concretizzazione di progetti strategici per il territorio della Vallecamonica”. Così il presidente della Provincia di Brescia, Samuele Alghisi, ha definito la sottoscrizione dei tre atti aggiuntivi per la variazione dei progetti dei Comuni di confine camuni.
Le Province autonome di Trento e di Bolzano, lo ricordiamo, assicurano annualmente 40 milioni di euro a testa per concorrere alla valorizzazione, allo sviluppo economico e sociale, all’integrazione e alla coesione dei territori dei Comuni appartenenti alle Province di Regioni a statuto ordinario a esse confinanti.
In tutto sono undici i Comuni di confine bresciani di cui cinque in Vallecamonica – Breno, Ceto, Cevo, Ponte di Legno, Saviore dell’Adamello (con Berzo Demo, Bienno, Braone, Capo di Ponte, Cedegolo, Cerveno, Cimbergo, Cividate Camuno, Edolo, Losine, Malegno, Niardo, Ono S. Pietro, Prestine, Sonico, Temù, Vezza d’Oglio e Vione contigui).
Iniziando dal Comune più a nord, Ponte di Legno, troviamo il centro termale nel programma di interventi strategici finanziati, oltre all’allestimento, al piano terra dell’ex asilo, di una biblioteca. A Sonico sono state approvate opere di collegamento tra la viabilità esistente e il sistema di strutture per l’escursionismo montano. In Valsaviore sono diversi gli interventi elencati: si va dall’adeguamento della viabilità provinciale di accesso alla Valle agli interventi a sostegno delle attività imprenditoriali per lo sviluppo occupazionale dell’area, fino, nello specifico per il Comune di Berzo Demo, al progetto di riconversione industriale dell’area Ex-Selca di Forno Allione. Quanto all’ambito turistico, a Cevo si prevede la creazione di un polo multifunzione per la valorizzazione del Parco dell’Adamello.
Restando in tale ambito ma spostandosi più a sud si trovano: a Capo di Ponte, la realizzazione di un parco ludico-didattico per la promozione delle energie alternative, e a Cividate l’approntamento della nuova sede del Museo Archeologico Nazionale. A Ceto si pensa al potenziamento della mobilità turistica, a un impianto microidroelettrico a carattere esemplare e alla valorizzazione e salvaguardia del patrimonio boschivo intercomunale per l’attivazione della filiera bosco-legno-energia. Breno guarda al progetto della piscina e alla promo-commercializzazione dei suoi prodotti caseari. Oltre a questi ci sono altri progetti nei Comuni di Niardo, Cimbergo, Malegno e Bienno.