Da quando, la primavera scorsa, la frana del Monte Saresano ha iniziato a muoversi spaventando non poco i residenti di Tavernola Bergamasca, Monte Isola e dei Comuni bresciani che si affacciano sul lago d’Iseo, tutti preoccupati dell’eventualità che un’onda anomala si abbattesse su di loro, lo stato dello smottamento è monitorato costantemente, oltre ad essere oggetto di studi.

Il Comune di Monte Isola diffonde ogni quindici giorni un bollettino sulla situazione della frana: nell’ultimo, diramato il 14 giugno, si è confermato lo stato “bianco”, vale a dire di cessato allarme. Il bollettino rileva anche che durante gli eventi piovosi e subito dopo di essi si verificano delle modeste accelerazioni della frana che, però, tornano velocemente ai valori precedenti, che ad oggi si aggirano sui 1,86 mm al giorno.

Dal comunicato emerge però anche che, durante i tre mesi e mezzo di monitoraggio, c’è stata l’apertura di altre fessure sul margine meridionale o sud-est della frana, nella zona compresa tra la piazzola ecologica e le piste interne alla miniera.

Resta inoltre chiusa la “bretella” per Cambianica, dal momento che non ci sono le condizioni di sicurezza per la riapertura. Gli studi in corso serviranno alla Regione per inviarli al Governo e permettere di inserire il finanziamento della messa in sicurezza della frana nel Repertorio Nazionale degli Interventi per la Difesa del Suolo.

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