Dopo Marone e Pisogne, anche il Comune di Monte Isola, durante il Consiglio Comunale tenutosi nei giorni scorsi, ha approvato il “Piano speditivo sull’emergenza frana del monte Saresano”, redatto a seguito dello studio sullo smottamento fornito dalle Università di Milano e di Bologna.

Il piano vede la definizione di aree sicure ed altre considerate a rischio, oltre a spazi per l’allestimento di tende in caso di emergenza ed indicazioni sul comportamento sia della popolazione che dei soccorritori. Il piano è in fase di preparazione anche negli altri Comuni del lago d’Iseo interessati dalle possibili conseguenze di una frana.

A fine settembre, intanto, il Consiglio Provinciale, ha approvato all’unanimità la mozione, letta in aula dal consigliere Antonio Bazzani, per impegnare il presidente del Broletto “ad attivare tutti i canali istituzionali per analizzare con urgenza cause e concause del fenomeno franoso e attivare un’attività di indagine urgente”.

La mozione, inoltre, sollecita un intervento di prevenzione “sulla dispersione nell’ambiente di sostanze inquinanti da parte del cementificio di Tavernola posto sotto l’area di frana, ma anche di altri impianti coinvolti, e di prevedere per il futuro una ricollocazione in sicurezza dell’attività”.

Il tutto, mentre i Comuni attendono i fondi promessi dal Governo, direttamente collegati al piano di messa in sicurezza che deve essere redatto dalla Regione. La situazione sulla frana resta di preallerta, con un movimento di due millimetri a settimana.

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