Coinvolge anche un uomo residente in Vallecamonica l’operazione condotta da Squadra Mobile e Guardia di Finanza di Vicenza che ha visto finire in carcere 9 persone con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata a frode fiscale, dichiarazione fraudolenta dei redditi, omessa dichiarazione d’Iva.

Oltre al 64enne camuno, che vive a Paspardo, sono in arresto un 48enne rovatese di casa a Vicenza, sua moglie e suo zio residente a Coccaglio. In cella anche un altro uomo di Rovato, di 52 anni. Il gip vicentino ha disposto i domiciliari per una donna rovatese e imposto l’obbligo di firma e di dimora ad altri quattro indagati residenti tra Rocandelle, Moniga, Cazzago San Martino e Cortefranca.

Attraverso intercettazioni telefoniche e telematiche, ma anche ambientali sono emerse cartiere che emettevano fatture per operazioni inesistenti, società che le pagavano e le annotavano e altre società destinate ad accollarsi tutti i debiti nei confronti dell’Erario.

Se negli scorsi anni il “giro” era possibile attraverso conti correnti esteri in Repubblica Ceca e Bulgaria, il Covid ha bloccato le frontiere e gli assegni sospetti, rimasti in Italia, sono stati scovati dagli inquirenti.

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