Solo la prontezza e la determinazione di ottenere giustizia di un 50enne di Iseo hanno permesso alle Forze dell’Ordine di fermare due uomini che avrebbero messo in scena più volte una tecnica di furto ed estorsione in città.

I fatti sono andati in scena questa settimana: l’uomo, come detto un 50enne di Iseo con una protesi a una gamba, lunedì sera era da poco uscito da un supermercato di via Zara a Brescia quando è stato avvicinato da due uomini, un 43enne ed un 35enne di origine africana e senza fissa dimora, che gli hanno rubato il portafogli.

Rientrato a casa, il derubato ha sperato di essere almeno contattato per riappropriarsi dei documenti, e così è stato. Ma al telefono, i ladri gli hanno detto che avrebbe dovuto dare loro venti euro per riavere il tutto. Dopo numerose telefonate, l’uomo ha accettato lo scambio, ma prima ha contattato la Polizia Locale.

Al momento dell’incontro i due malviventi non si sono accontentati dei venti euro ed hanno insistito perché l’iseano andasse in un Postamat a fare un prelievo di denaro: a quel punto sono intervenuti gli agenti, che li hanno arrestati in flagranza di reato per estorsione aggravata dal fatto che la vittima fosse un diversamente abile.

La Polizia Locale, inoltre, sospetta che i due abbiano già utilizzato questa tecnica, detta del “cavallo di ritorno”, sempre ai danni di soggetti deboli: per questo, le indagini restano aperte. I due, intanto, venerdì sono stati rimessi in libertà dal magistrato edenunciati a piede libero.

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