Ci sono anche quattro Comuni dell’Alta Vallecamonica tra i diciotto sparsi lungo tutta la Provincia di Brescia ed in cui secondo i dati raccolti da due campagne dell’Arpa il rischio di esposizione al radon è molto alto. Il radon è un gas radioattivo di origine naturale, classificato nel gruppo uno delle sostanze per cui c’è la massima evidenza di cancerogenicità.

In tutta la Regione i Comuni a rischio sono 90, che diventano 18 nel Bresiciano: tra questi, anche quelli di Pontedilegno, Temù, Vezza d’Oglio e Vione. Di fronte a questo elenco la Regione ha approvato nelle settimane scorse una delibera per avviare una campagna di informazione, monitoraggio e riduzione del pericolo di esposizione al radon.

L’individuazione delle aree più a rischio permette di definire al meglio un piano d’intervento e di gestione del problema, che potrebbe includere un adeguato isolamento di luoghi di lavoro ed abitazioni dal terreno. Per questo, si aspetta con speranza che a settembre sia dato il via libera al Piano Nazionale di azione per il radon, che comporterebbe importanti finanziamenti.

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