Dopo circa 20 anni di gestione provinciale, il 3 maggio, nell’ambito della seconda tranche del piano rientro strade, alcune arterie torneranno ad Anas, così come previsto dal Dpcm del novembre 2019 sulla revisione delle reti stradali relative alle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto.
Il provvedimento, in provincia di Brescia, vale circa 120 chilometri di strade ex Statali, diventate nel 2001 Sp, e ora di nuovo Ss. In molti casi si tratta di collegamenti con altre province, spesso strade di montagna, di difficile e dispendiosa gestione per il Broletto, soggette a frane, con costi esorbitanti per il loro ripristino.
Tra queste spiccano la strada del Gavia (già ex ss300 – nella foto), che unisce Ponte di Legno a Santa Caterina Valfurva, oltre a un tratto a Monno, ovvero l’attuale sp 81 e il percorso stradale che porta al Passo del Mortirolo e fino a Mazzo di Valtellina.
Per la bergamasca da segnalare che in Val Seriana e in Val di Scalve torneranno ad Anas l’ex statale 671 della Valle Seriana, da Seriate a Colere e la 294 della Valle di Scalve, fino al confine bresciano, compresa la Via Mala. Ad Anas tutta la 469 Sebina occidentale e la provinciale 53 della Val Borlezza, da Lovere a Clusone.
Gli obiettivi del ripristino vanno nell’ottica di migliorare la qualità del servizio complessivo offerto agli utenti e aumentare l’efficienza della gestione dell’intera rete, con interventi di manutenzione programmata più omogenei.
Alla firma con Anas a Milano erano presenti l’assessore regionale alle Infrastrutture Claudia Maria Terzi – che ha affermato che in questi anni per la manutenzione straordinaria delle strade Regione ha stanziato 147 milioni – e il presidente dell’Unione delle Province lombarde (Upl), Vittorio Poma, che ha sostenuto che la dismissione aiuterà le Province a recuperare risorse da investire sulle arterie ancora a loro carico.