Per anni la gelsibachicoltura, vale a dire l’attività agricola legata alla coltivazione di piante di gelso e all’allevamento dei bachi da seta, ha avuto un ruolo rilevante nelle tradizioni e nell’economia agricola della Vallecamonica.

Le nuove generazioni, però, spesso storcono il naso di fronte a questa parola, segno che è il momento di intervenire perché questa pratica non vada del tutto persa. Ci ha pensato la Fondazione Scuola Cattolica, promotrice del progetto “La filiera della gelsibachicoltura: proposta di recupero di un patrimonio ambientate e artigianale sul territorio della Vallecamonica”, finanziato dalla Fondazione della Comunità Bresciana a valere sul Bando Patrimonio 2023 e sostenuto dalla Comunità Montana.

Un progetto pilota avviato nei mesi scorsi ha visto gli studenti dei corsi allevamento, agricolo e sartoria del Cfp Padre Marcolini (guidati dai docenti Marco Cicci e Elena Maiocchi) cimentarsi nella gestione di un piccolo allevamento di bachi da seta e nella coltivazione di alcune piante di gelso messe a dimora presso la sede della scuola a Breno. Un’iniziativa che ha suscitato interesse tra gli operatori del settore ed in alcune scuole primarie limitrofe, coinvolte attraverso laboratori sperimentali organizzati presso la sede del Cfp a Capo di Ponte che hanno permesso anche ai bambini di avvicinarsi a questa filiera.

Il progetto, ora, punta più in alto, alla riattivazione di una coltivazione tradizionale, con una possibile ricaduta positiva sia sul piano della sostenibilità dell’ambiente, che del recupero di tecniche professionali artigianali nel rispetto dei principi di multifunzionalità. Il tutto tramite un tavolo a cui partecipano anche l’Apav (Associazione Produttori Agricoli della Vallecamonica) e C.R.E.A. Agricoltura e Ambiente con sede a Padova.

Tra le azioni previste dal progetto, oltre all’organizzazione di visite didattiche e di laboratori esperienziali rivolti alle scuole e di incontri tecnici aperti a tutti, è prevista anche la creazione di aree adibite alla coltivazione del gelso e dell’allevamento dei bachi da seta.

Fondamentale sarà il coinvolgimento della comunità locale, a cui si chiederà di segnalare la presenza di piante storiche di gelso, così da permetterne la mappatura e la replicabilità all’interno di un impianto la cui realizzazione completa è prevista nel corso dei prossimi due-tre anni; contestualmente è prevista anche la creazione di un allevamento di bachi presso la sede del Cfp Marcolini.

Una prima tappa delle iniziative previste è già fissata per giovedì 21 dicembre alle ore 20:30 presso l’Auditorium della Fondazione Scuola Cattolica a Cemmo di Capo di Ponte, dove si terrà un incontro dedicato alla presentazione del progetto, a partecipazione gratuita (prenotazione consigliare al numero 366 31 39 389).

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