Gezim Sallaku, ex presidente del Darfo Calcio finito al centro delle cronache per alcuni guai giudiziari, ha trovato lavoro come procacciatore d’affari. Per svolgerlo, però, è necessario che si sposti lungo la provincia di Brescia.
Per questo ha ottenuto dal Tribunale il via libera per la revoca dell’obbligo di dimora a Sale Marasino, misura che gli era stata inflitta nell’ottobre scorso all’interno di un provvedimento che, su volere dei giudici, ha disposto anche il sequestro di beni per un totale di sei milioni di euro, frutto di un accertamento secondo cui Sallaku e la sua famiglia, dal 1997 al 2000, avrebbero dichiarato solo un ventesimo di quanto incassato.
Gli avvocati dell’ex patron del Darfo hanno ricusato i giudici, sostenendo che sia mancato il necessario contraddittorio; istanza respinta dalla Corte d’Appello e nuovamente impugnata, tanto che a pronunciarsi sarà la Corte di Cassazione. Intanto, il Tribunale ha comunque fissato la prima udienza per la discussione della misura di prevenzione per il prossimo 3 febbraio.