Il 25 luglio 2012 ci lasciava Giuseppe Camadini, notaio nato a Brescia il 10 giugno 1931 ed originario di Sellero, paese a cui è sempre rimasto legato, così come lo è rimasto con tutta la Vallecamonica. Una figura, la sua, che grazie al profilo umano e spirituale che la contraddistingueva ha lasciato il segno su tutto il territorio bresciano, impegnandosi su vari fronti, dall’economia alla finanza, passando per la cultura ed il sociale e diventando così uno dei massimi esponenti della Brescia cattolica e civile.

“Uomini come lui ci mancano”, ha detto il Cardinale Giovanni Battista Re ricordandolo, “ci ha lasciato compiti importanti, come quello di continuare le sue opere. Il miglior modo per onorarne la memoria è dar loro continuità, ma anche e soprattutto fare nostro lo stile, lo spirito, la dedizione di Camadini.

Insegna ai laici che devono sentire la responsabilità del loro ruolo all’interno della Chiesa ma anche dare una mano alle tante iniziative della società”. In ricordo di Giuseppe Camadini domani don Mario Bonomi, vicario episcopale, celebrerà una messa alle ore 10:30 nel Monastero di San Salvatore a Capo di Ponte. A causa delle norme anti-Covid l’accesso sarà consentito a 40 persone, ma sarà possibile seguire la celebrazione dall’esterno grazie ad un impianto audio.

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