(Dalla diretta Facebook di Teleboario)

La Vallecamonica ha sfilato, sotto il sole (ormai calante) di Vicenza, attorno alle 17:30. Un po’ in ritardo sulla tabella di marcia che voleva gli alpini bresciani su via Roma attorno alle 15:00. Sono stati tantissimi a prendere parte a questa 95esima Adunata Nazionale Ana e qualche ritardo si è accumulato.

L’emozione si è amplificata e i 67 gruppi della Sezione camuna con i loro gagliardetti hanno seguito quelli delle altre due Sezioni bresciane, Salò Monte Suello e Brescia. Non mancavano la Fanfara di Vallecamonica e il Coro Ana di Vallecamonica, oltre allo striscione che ricordava l’appuntamento con il 60° Pellegrinaggio in Adamello dal 25 al 28 luglio.

Presenti i sindaci della Valle con la fascia tricolore, il presidente di Sezione Ciro Ballardini e l’ex presidente Mario Sala, ora Direttore generale dell’Ana nazionale, l’alpino Gianni Morgani, insignito del premio fedeltà alla montagna lo scorso anno a Saviore.

Lo speaker ufficiale Angelo D’Acunto li ha accolti definendo la Valle una terra generosa, dove i fatti vengono anteposti alle parole. Poi il riferimento alla Grande guerra combattuta sulle montagne dell’Adamello, al Sacrario del Tonale e il ricordo di Gianni De Giuli e dei Pellegrinaggi in Adamello trascorsi con lui.

Le centinaia di alpini camuni che in questi giorni hanno preso parte, con migliaia di altre penne nere e simpatizzanti giunti da tutt’Italia, all’invasione pacifica di Vicenza, salutano l’Adunata dopo due chilometri di sfilata e due (o tre) giorni di festa, legami e sorrisi e si dirigono verso casa con il cuore colmo di emozioni. Appuntamento nel 2025 a Biella, per la 96esima edizione. Nel frattempo, si spera che la candidatura della città di Brescia per ospitare l’Adunata del 2026 venga accolta.

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