Si è tenuto presso il presso il Palazzo della Cultura di Breno nel pomeriggio di martedì l’incontro “Turismo nella Valle dei Segni. Tra presente e futuro: confronti e idee per una ripartenza”. L’iniziativa è stata organizzata dal Consorzio DMO di Valle Camonica in collaborazione con Comunità Montana, Visit Brescia e il Consorzio Pontedilegno-Tonale. L’evento in presenza ha visto la partecipazione di circa 150 operatori turistici locali, ma è stato seguito anche anche on-line sulla pagina Facebook dell’ente.
La scaletta ha previsto gli interventi di: Attilio Cristini, Assessore alla Cultura e al Turismo della Comunità Montana ha parlato del turismo in Vallecamonica tra cultura, natura, sport e intrattenimento; Graziano Pennacchio, Amministratore Delegato di Visit Brescia, ha fornito una panoramica sul trend per la provincia di Brescia, mentre Michele Bertolini del Consorzio Pontedilegno-Tonale ha saputo dare il punto di vista del turismo in montagna tra Lombardia e Trentino. Il presidente del Consorzio DMO, Alberto Ficarra, ha preso poi la parola per illustrare il lavoro della DMO nell’ultimo periodo e presentare il report dei flussi turistici degli ultimi anni in Valle.
Il 2020 è stato un anno particolare anche per il turismo camuno, a causa delle restrizioni sanitarie. Oltre il 70% degli arrivi sono stati dalla Lombardia, seguita a molta distanza dall’Emilia-Romagna. La nazionalità più presente è stata quella proveniente dalla Repubblica Ceca con 5.948 arrivi, seguita dalla Polonia.
In Vallecamonica nel 2020 si sono registrati 107.790 arrivi con 435.764 presenze. La permanenza media è stata di 4,04 giorni. Gli arrivi registrati in Vallecamonica, secondo la tabella che la suddivide per aree turistiche, vede in testa la zona di Ponte di Legno con un 60,3% di arrivi (43,3% capacità ricettiva).
Nel 2020 è stato registrato un calo del 44% degli arrivi, che ha colpito più le strutture alberghiere (-47,8%), meno quelle extra-alberghiere (-33,6%). Il museo con maggior numero di visite è stato il Museo della Guerra Bianca di Temù (2.918), l’area archeologica con il maggior numero di visitatori è stato il Parco Nazionale delle Incisioni rupestri di Naquane a Capo di Ponte (13.639). Nei confronti con l’anno 2019 emerge la mancanza di scolaresche e gruppi guidati causa chiusura scuole e limitazioni dovute alla pandemia.
Il Report turistico 2021, contenente dati e statistiche, è stato presentato e messo a disposizione degli amministratori e degli operatori turistici per stimolare una riflessione relativamente alle informazioni riportate. Tra i fattori emergenti si nota la particolare differenza tra le varie aree interne della Vallecamonica, ognuna delle quali necessita di una specifica valorizzazione e attenzione.
Tutti i materiali prodotti da DMO Valle Camonica sono consultabili e scaricabili dal sito internet: www.turismovallecamonica.it