(Foto da Giornale di Brescia)
In tanti, più di 200 persone, hanno partecipato alla “Camminata Solidale” di domenica 10 settembre fino al Lago Bianco. Il Passo Gavia segna il confine tra le province di Brescia e di Sondrio e il Lago Bianco si trova all’interno dei confini della Valtellina. La zona però è molto amata anche dai camuni, che erano presenti numerosi alla manifestazione.
Gli organizzatori, ambientalisti ma anche semplici cittadini e amanti della montagna, hanno definito la giornata una “manifestazione dal basso della presa di coscienza di sempre più persone nei confronti della realtà concreta delle nostre montagne, del loro ambiente naturale, delle comunità che le abitano, del valore culturale e identitario del paesaggio, del futuro dei territori montani il cui senso, focalizzato al luogo e alla sua tutela, si espande a ogni altro territorio montano sottoposto a pratiche di infrastrutturazioni più o meno turistiche impattanti e degradanti”.
Da qualche mese infatti un folto gruppo (che ha creato la pagina Fb Salviamo il Lago Bianco) si sta battendo a difesa del Lago Bianco al Passo Gavia, dove sono in atto lavori all’interno di un’area inserita in Parco Nazionale dello Stelvio, propedeutici allo sfruttamento delle sue acque come bacino di compensazione per innevamento artificiale a Santa Caterina Valfurva. I lavori di posa delle tubazioni serviranno infatti a prelevare 50 litri di acqua al secondo nei mesi invernali con un abbassamento massimo del livello del lago di 4 centimetri.
“Questi lavori sono contro i principi su cui si fonda il Parco Nazionale dello Stelvio, per questo ritentiamo importante difendere il Lago e tutta la prestigiosa zona del Passo Gavia, dove è sito l’unico esempio di Tundra Artica in Italia. Siamo certi che non sono state rispettate tutte le norme vigenti, per questo stiamo chiedendo aiuto al legale e, se necessario, alla comunità europea, affinché i lavori vengano interrotti e l’area ripristinata” dicono i sostenitori della causa, che stanno raccogliendo fondi per avviare un procedimento cautelare civile nei confronti del Comune di Santa Caterina di Valfurva e della Società Santa Caterina Impianti (SCI) Spa.
Lo stesso gruppo ha deciso di presentare una petizione al Parlamento Europeo affinché si pronunci sulla questione. Legambiente, che è stata presente al Lago Bianco domenica, nelle vesti della Presidente Lombarda Barbara Meggetto e del Direttore Nazionale Giorgio Zampetti, ha mostrato interesse per l’argomento ed è pronta a sua volta supportare la causa. Intanto gli amici del Lago Bianco chiedono a chiunque ne abbia possibilità che presti la propria competenza per dimostrare i danni ed i rischi del progetto e portare avanti l’azione legale per fermare i lavori in quota