La tragedia avvenuta giovedì scorso sulla Strada Provinciale 510, in cui ha perso la vita Marco Frassi, ha suscitato molteplici reazioni, oltre ovviamente al cordoglio verso la famiglia e gli amici della vittima. Una di queste reazioni è stata condivisa sui social network diventando ben presto, come si dice, “virale”, e suscitando varie riflessioni in merito al tema della sicurezza stradale.
Tutto parte da un post pubblicato da Gabriele Vogini su una pagina dedicata alle segnalazioni del traffico in Vallecamonica, una lettera aperta rivolta al Comune di Marone, alla Provincia di Brescia ed all’Anas che parte dall’osservazione del guard-rail contro cui si è scontrato il camion guidato dalla vittima: il parapetto non sarebbe stato conforme ai parametri moderni, ma sarebbe stato ancora fermo ai requisiti di anni fa.
Vogini, però, aggiunge anche il fatto che il luogo dell’incidente è poco distante dall’ingresso nella galleria Trentapassi dove è stato installato un autovelox, non uno qualunque ma il terzo in Provincia per contravvenzioni elevate per superamento del limite di velocità nel 2022 (42.575).
“Se fossi un cittadino che legge queste righe”, conclude il post, “sarei… disturbato dal fatto che una persona abbia perso la vita a causa della mancata messa in sicurezza di un parapetto che è lì da una vita, quando venti metri più avanti si raccolgono milioni di euro in nome della salvaguardia della sicurezza stradale”.
Come detto, la riflessione ha generato online una serie di commenti, tra chi concorda con quanto scritto e chi sottolinea che neanche una barriera a norma avrebbe potuto impedire l’incidente. Resta, ad ogni modo, il dolore per una tragedia, l’ennesima sulle strade bresciane.