La Sampdoria ha concluso da qualche giorno il suo periodo di allenamento estivo in alta Vallecamonica, tra Ponte di Legno e Temù.

Il calcio parla anche il linguaggio della solidarietà, dell’inclusione e dell’accoglienza: in questo caso perché la squadra di Marco Giampaolo ha invitato un gruppo di bambini, profughi afghani, ospiti a Edolo della Base logistica addestrativa dell’Esercito, con le loro famiglie, ad assistere a un’amichevole presso il centro sportivo.

“Per tutti noi afghani è un’esperienza unica e nuova qui in Europa — ha affermato il loro portavoce, che da 10 anni opera presso l’Unione Europea a sostegno del suo popolo —. I bambini e i genitori sono rimasti entusiasti dell’esperienza che ha consentito loro di respirare un poco di più l’aria della normalità della vita. I bambini conoscono il calcio, che in Afghanistan si pratica e dove i tifosi sono molti. Con la Sampdoria è stata una bella esperienza davvero”.

Il gruppo, ospitato dall’anno scorso nella caserma Bertolotti, era stato portato in salvo dal ponte aereo organizzato dal Governo italiano nell’operazione “Aquila Omnia”. I calciatori hanno accolto i piccoli con sorrisi, palloni e magliette.

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