E’ scattato all’alba in Vallecamonica l’atto finale dell’Operazione antidroga Malocu, avviata dai carabinieri della Compagnia di Breno, nell’ambito di un’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Brescia, iniziata nel maggio 2020, subito dopo il lockdown. All’opera nella fase esecutiva degli arresti oltre cinquanta carabinieri del Comando Provinciale sui territori della Vallecamonica e delle province di Brescia e Trento. Le forze dell’ordine hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misure cautelari a carico di 11 indagati responsabili, a vario titolo, dei reati di detenzione e spaccio di cocaina ed eroina. Delle 11 persone arrestate, 9 sono finite in carcere e 2 sono agli arresti domiciliari.
Al vertice del canale di approvvigionamento dello stupefacente tre cittadini albanesi di 47, 38 e 31 anni, rispettivamente residenti a Cazzago San Martino, Rudiano e Iseo, che facevano giungere la droga in valle, avvalendosi della collaborazione di tre connazionali, nessuno dei quali residente in Italia, che fungevano da corrieri, smerciavano sostanze stupefacenti nel territorio della provincia bresciana, e in particolar modo della Vallecamonica, dove i referenti dello spaccio erano due conviventi, pregiudicati, residenti a Darfo Boario Terme.
Numerosi i clienti che i militari hanno identificato e che si rifornivano dalla coppia, lui 57enne attualmente detenuto in carcere a Opera e lei 48enne, ristretta agli arresti domiciliari. I due erano stati arrestati a giugno dello scorso anno, nell’ambito dell’operazione Lucignolo condotta sempre dai carabinieri della Compagnia di Breno. Tra i loro principali acquirenti è stato individuato un panettiere 27enne di Edolo, già noto, che si riforniva di discreti quantitativi di coca che poi rivendeva al dettaglio a numerosi tossicodipendenti residenti in alta Valle, tra Malonno e Ponte di Legno. Già a giugno del 2020 l’uomo era stato tratto in arresto dai Carabinieri unitamente alla compagna, al figlio di quest’ultima e a un altro spacciatore, in quanto trovati in possesso di diverse decine di grammi di polvere bianca.
In occasione delle perquisizioni uno degli albanesi destinatari della misura è stato arrestato anche in flagranza di reato poiché trovato in possesso di due armi clandestine, una pistola Beretta PX4 calibro 9X21 con matricola abrasa e una pistola a tamburo Bodeo calibro 10.40, priva di matricola; un totale di 250 proiettili dei relativi calibri; 180 grammi circa di cocaina; circa 100mila euro in contanti di banconote da 50 e 200 euro risultate false. Il tutto occultato in un borsone posto sotto sequestro.
Quanto alla coppia darfense, all’arrivo dei Carabinieri ha tardato ad aprire la porta tentando invano di bruciare nel caminetto un involucro di cocaina. La perquisizione domiciliare ha fatto rinvenire ulteriori 11 dosi di cocaina già confezionate per la vendita al dettaglio e 6mila euro in contanti ritenuti provento dell’illecita attività. Anche presso l’abitazione di uno degli arrestati sono stati rinvenuti e sequestrati 4mila euro in contanti, ritenuti provento dell’illecita attività di spaccio.