I computer di Ubi Banca, recentemente acquisita da Intesa Sanpaolo, avranno nuova vita e una duplice funzione sociale: il contrasto alla povertà educativa e il riciclo di materiale informatico. I pc che appartenevano al colosso bancario assorbito da Intesa nei mesi scorsi sono stati sottoposti a un processo di rigenerazione e saranno consegnati a minori e famiglie in condizioni di fragilità economica e sociale intercettati dalle Fondazioni Comunitarie coinvolte nel progetto “DAD – Differenti Approcci Didattici”, tra cui la Fondazione della Comunità Bresciana.

Ecco quindi che per i giovani studenti del territorio bresciano sono in arrivo 1.050 computer portatili. A donarli, insieme a Intesa Sanpaolo, la Fondazione Cariplo, con l’obiettivo di contrastare la povertà educativa e combattere il digital divide.

L’azione rientra nella cornice che, a livello regionale, coinvolge anche le Fondazioni Comunitarie di Bergamo e Lodi e l’impresa sociale SocialTechno: vengono così consegnati complessivamente 3.650 pc portatili e 200 tablet. “La tecnologia è un’alleata fondamentale per la crescita personale e professionale: facilitarne la disponibilità a chi ne è sprovvisto è di vitale importanza”, ha sottolineato Carlo Messina, consigliere delegato e ceo di Intesa Sanpaolo commentando l’operazione.

Alberta Marniga, Presidente Fondazione della Comunità Bresciana ha dichiarato: “Il progetto DAD – Differenti Approcci Didattici può oggi contare su ulteriori importanti risorse. Dopo aver già consegnato, nelle scorse settimane, 500 tablet e altrettante tastiere a 43 istituti scolastici del territorio bresciano, riceviamo oggi, grazie alla donazione da parte di Fondazione Cariplo e Intesa Sanpaolo, altri dispositivi: un altro passo nelle molteplici azioni progettuali che accompagneranno l’intera comunità educante per i prossimi tre anni”.

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