Parte oggi al Museo della Riserva delle Incisioni Rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo il ciclo di conferenze intitolato “I Pilastri delle Incisioni”, tra studi, bagni di gong e passeggiate a piedi nudi nel bosco della Riserva, stage intensivi di danza delle origini e quadri d’arte contemporanea.
Il primo appuntamento è con la presentazione di “Alle radici d’Europa”, l’ultimo libro di Umberto Sansoni pubblicato da Electa, in cui uno dei massimi studiosi a livello internazionale di incisioni rupestri fa il punto sulla pluridecennale ricerca nel campo, riassumendo e gettando nuova luce su “dieci millenni di arte rupestre in Valcamonica e nelle alpi centrali” e indagando i legami ancestrali che legano l’essere umano al mondo che lo circonda, al mondo della natura o al mondo degli dei e dei morti, dei miti e dei riti, attraverso simboli e immagini di una narrazione incisa su pietra.
Domenica 28 maggio alle ore 17 nella radura al centro del piccolo villaggio preistorico nell’area di Foppe di Nadro, nella Riserva delle Incisioni, Alessandro Anderloni condurrà l’evento immersivo, mistico e musicale, intitolato “Bosco di Gong”. Giovedì 1 giugno sarà la volta del “Barefoot Day”, sempre nel bosco della Riserva: molto di più di una camminata “a piedi nudi nel parco”, un modo per riattivare la circolazione sanguigna, per migliorare equilibrio e postura, aumentare le energie, ridurre lo stress, stimolare i sensi e ritrovare la propria connessione primordiale con la terra.
Da sabato 3 a domenica 4 giugno poi tocca alla “residenza creativa” dedicata alla “Danza delle Origini” organizzata dalla associazione emiliana Fuochi Antichi, che da anni studia e sperimenta nell’ambito della danza delle civiltà perdute.
Domenica 4 giugno infine, alle 17:00 negli spazi del museo denominati “Area 42” e dedicati all’arte contemporanea, sarà l’occasione di assistere al vernissage e alla presentazione della mostra personale del pittore bolognese Ivo Stazio intitolata “Materiali”: una carrellata di paesaggi e di scorci cittadini dipinti con un gesto essenziale e spatolate di colore e catrame sulle tavole e sulle tele, da cui emerge prepotentemente la forza della “materia” e dei “materiali”.