Braone, per una settimana, è stata la capitale camuna della musica.

 

Merito del Concorso Internazionale Rizzardo Bino, giunto alla 4^ edizione e che quest’anno, oltre che ai giovani musicisti, ha aperto anche alle voci liriche maschili. 43 gli strumentisti partecipanti e 13 i cantanti in gara, che hanno visto prevalere, nella finale di giovedì scorso, il tarantino Antonio Mandrillo, oggi residente a Parma. A lui, è andato anche il premio per le ‘Giovani promesse’ e la scritturazione presso il Royal Opera House di Muscat, in Oman.

Domenica, invece, è toccato ai strumentisti, che si sono esibiti davanti ad una commissione presieduta dal Maestro Giampaolo Bisanti, direttore d’orchestra di fama internazionale, e composta da esponenti del mondo musicale.

Elia Cecino al pianoforte e Flavia Napolitano al violino, ex aequo, hanno vinto la categoria Solisti. A Cecino, inoltre, è andato anche il Premio Rizzardo Bino, mentre alla Napolitano anche il Premio Under 18, il Premio Esta-Italia ed il Premio Artedonna Promoazioni 360. Tra i giovanissimi, invece, si è imposto Samuele Giovanni Valenzano al pianoforte, al Trio Rigamonti il Premio Musica da Camera.

Tra gli altri premi speciali assegnati, a Yao Lu il premio In Memory ed al Trio Rigamonti il Premio S. Valentino, istituito dal Comune di Breno. Il Concorso Rizzardo Bino, organizzato dalla Pro Loco Braone in collaborazione con Casa Torre Bonfadini, anche quest’anno ha avuto come obiettivo quello di fare da trampolino di lancio per giovani talenti nel panorama musicale, come già accaduto ad alcuni concorrenti delle edizioni scorse.

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