Il festival “I volti del Romanino. Rabbia e Fede”, nato a Pisogne nel 2012, quest’anno taglia il traguardo della decima edizione. E nel fine settimana torna a Pisogne, nella Chiesa della Madonna della Neve, per due eventi d’eccezione. Venerdì 3 settembre alle ore 20:45 ci sarà “Romanino a sei corde“, con il chitarrista Giulio Tampalini il miglior chitarrista italiano, per un affascinante parallelo tra il Cinquecento e il nostro tempo.
Da non perdere la sera successiva, 4 settembre, quando, in prima assoluta proprio per celebrare il decimo compleanno della rassegna promossa da Cieli Vibranti, si terrà un monologo teatrale carico di fascinazioni letterarie dedicato all’arte di Girolamo Romanino. Si intitola “Il volto che arretra” ed è un reading che affronta il tema della verità nell’arte, prendendo le mosse dalla celebre sentenza di Kafka secondo cui “vera è luce su di un volto che arretra con una smorfia e nient’altro”. A eseguirlo sarà l’attore Luca Micheletti.
Il Festival ha una formula culturale innovativa, capace di coniugare la valorizzazione di un patrimonio artistico di inestimabile valore con un nuovo impulso agli studi storici e, soprattutto, con un investimento nella creatività di giovani artisti, facendo diventare il passato un formidabile propellente per il presente ed il futuro.
Nel corso degli anni il festival ha dato vita ad una vera e propria rete nel nome di Romanino, che lega tra loro più di quindici comuni italiani di quatto regioni diverse: Lombardia, Trentino, Veneto ed Emilia Romagna.
Gli ingressi agli spettacoli di Pisogne sono liberi ma solo su prenotazione allo 0364 880856. Green pass obbligatorio.