Il formaggio Bré, dopo essere uscito dai confini camuni ottenendo riconoscimenti nazionali di prestigio, è pronto per il grande salto verso l’Europa. Il trampolino di lancio l’ha fornito un altro importante premio, ricevuto nei giorni scorsi dal formaggio realizzato dall’omonima associazione, ovvero il Frankfurt International Trophy, che da sette anni premia le eccellenze enogastronomiche tedesche ed europee.
Il concorso, da due anni, premia anche i migliori formaggi, assegnando alcune medaglie d’oro ai migliori prodotti caseari in gara. Per l’edizione 2024 sono state centinaia le candidature giunte da ogni angolo d’Europa: ad essere premiati sono stati 152 formaggi, tra cui dodici di provenienza italiana, votati dalla giuria presieduta da Ursula Heinzelmann (imprenditrice, giornalista e autrice). Tra questi rientra il formaggio Bré, a cui è andato un oro nella categoria “formaggio di latte vaccino a pasta pressata semicotta”.
Innegabile la soddisfazione per l’associazione, nata nel 2012 su idea di Sandro Farisoglio, allora sindaco di Breno, e oggi guidata da Matteo Corani: “Una bellissima sorpresa di Natale”, ha commentato ai nostri microfoni proprio Corani, “abbiamo provato per prima volta a misuraci in un concorso al di fuori del nostri confini, ottenendo una medaglia d’oro in questo concorso internazionale, un evento prestigioso a cui partecipano produttori di numerose Nazioni. Questa medaglia ci inietta nuova energia per continuare sulla strada che abbiamo intrapreso e a crescere e promuovere il Bré e il nostro territorio, non solo in Italia ma anche all’estero”.
Se per il Bré (di cui l’8 dicembre scorso si è tenuto il tradizionale taglio della prima forma di stagione in un’affollata chiesa di Sant’Antonio a Breno) è il primo riconoscimento da terra straniera, non lo è per quanto riguarda l’Italia: dopo aver vinto il concorso locale Fiormaggi, ha conquistato la statuetta di Miglior formaggio di montagna 2022 e poi quella di Miglior formaggio stagionato 2023 agli Italian Cheese Awards.
