Lo 0-0 di Seregno condanna il Breno alla retrocessione. Dalla Serie D all’Eccellenza, dopo 4 stagioni e dopo quest’ultimo campionato passato a lottare per una salvezza che, alla luce di quanto fatto nel girone di ritorno, e nella partita di domenica, sarebbe stata meritata.
Nel play-out il Breno ha provato fino all’ultimo istante dei supplementari a trovare quel gol che sarebbe stato decisivo per rimanere in Serie D, vedendo sfumare tante occasioni dopo 120 minuti di gioco. Certamente a pesare sull’intero campionato è stata l’andata, chiusa con soli 12 punti.
La squadra presieduta da Mario Cocchi e allenata da Cristian Soave ha incassato con amarezza il verdetto di domenica ed è tornata a Breno con una testarda convinzione: quella di meritare la salvezza. Lo ha detto anche il dg Andrea Foresta nell’intervista: “Credo che a Seregno si sia visto il miglior Breno della stagione, che ha creato tanto, concedendo a loro le briciole. Dispiace perché chi ha visto la partita, ha visto anche chi ha giocato a calcio e chi no”.
Mister Soave ha preso la parola dicendo: “Questa gara è lo specchio di una stagione intera . Ci abbiamo messo il cuore ma non è bastato, perché anche quando serviva quel pizzico di fortuna, ecco che non è arrivato. Quel che mi dispiace è che siamo diventati una squadra tardi e non è bastato giocare un ritorno da play off”. Poi Soave sottolinea: “Il direttore Foresta e il club mi hanno sempre sostenuto, anche quando molti probabilmente mi avrebbero esonerato. E ringrazio anche i tifosi del Breno. Per come sono fatto resterei anche soltanto per riportare il Breno in D” ha azzardato l’allenatore.
Passata la batosta, la società e i giocatori dovranno mettersi al lavoro per cercare di tornare in Serie D prima possibile.