Tra le realtà più vicine alla comunità, sicuramente le Cooperative sociali hanno un ruolo da protagoniste. Se l’Azzurra di Boario quest’anno ha festeggiato i suoi primi quarant’anni, mentre l’Arcobaleno di Breno ha da poco inaugurato i suoi nuovi spazi e il progetto di ristorazione inclusiva con Arché Social Food, a Edolo la Cooperativa Il Cardo ha raggiunto il traguardo dei trentacinque anni di attività.

E per festeggiare, ha commissionato una ricerca sull’evoluzione del proprio lavoro niente meno che all’Università di Milano Bicocca. Ad effettuarlo la camuna Sonia Visioli, all’interno del dottorato internazionale in Educazione nella società contemporanea, affiancata dalla professoressa Cristina Palmieri.

La ricerca era stata commissionata già cinque anni fa, dunque tiene conto delle attività de Il Cardo dall’anno della sua fondazione, il 1988, fino al 2018: tutti i documenti sono stati ordinati in ordine cronologico, segnalando gli eventi più significativi anno dopo anno.

Ciò che è emerso è una crescita della cooperativa, sia dal punto di vista degli utenti e dei dipendenti, ma anche degli interventi e delle iniziative messe in atto. E proprio quest’ultimo aspetto permette di fare una riflessione particolare: analizzando le varie attività messe in atto nel corso degli anni, Il Cardo si è sempre più concentrato nell’educazione della comunità tramite progetti culturali e l’interlocuzione con i soggetti pubblici e privati.

In altre parole, dall’includere i diversamente abili nella società si è passati ad insegnare il territorio stesso ad essere inclusivo, affinché potesse diventare un luogo a misura davvero di tutti. A pensarci bene, questa direzione intrapresa da Il Cardo è la stessa che anche le altre cooperative camune stanno portando avanti, chi un modo chi nell’altro. La ricerca commissionata all’Università milanese, effettuata tramite interviste e discussioni, permetterà nel 2024 di concentrarsi su un altro aspetto peculiare de Il Cardo, ovvero i progetti editoriali.

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