I Vigili del fuoco di Bergamo e i vari Nuclei specialistici giovedì 12 ottobre hanno deciso di riprendere le ricerche di Claudio Ongaro, l’escursionista 39enne di Clusone disperso da giovedì scorso, 5 ottobre, sulla Presolana.

Le operazioni erano state sospese martedì sera, 10 ottobre, dopo cinque giorni in cui i soccorritori, con un ampio dispiegamento di mezzi e persone – dai Vigili del fuoco al Soccorso alpino, alla Guardia di finanza, e ai gruppi di Protezione civile, con elicotteri, droni e unità cinofile – avevano scandagliato i territori della Presolana, del Passo e dello Scanapà senza successo.

In particolare sabato 14 il Cnsas, con tre squadre della VI Delegazione Orobica del Soccorso alpino, ha riesaminato alcune aree già bonificate, soprattutto la parete Nord-Est della Presolana Orientale e del Monte Visolo. I tecnici sono saliti in quota a piedi e hanno utilizzato droni e binocoli. Il drone ha consentito di riesaminare alcuni canali e di perlustrare le aree più impervie, che non possono essere raggiunte. Una squadra dal bivacco ha monitorato la parete Sud. Al momento però non è emerso nulla di nuovo.

Claudio Ongaro, sposato e padre, giovedì mattina aveva lasciato l’auto al Passo ed era partito per un’escursione verso la Presolana imboccando da lì il sentiero che porta al Rifugio Cassinelli. I soccorsi erano partiti giovedì sera, subito dopo l’allarme lanciato dalla famiglia che non riusciva a rintracciarlo.

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