Darfo Boario Terme è in procinto di lasciare l’Associazione Nazionale Comuni Termali (Ancot) che si propone di tutelare e valorizzare quello che è uno dei più importanti comparti del tessuto storico-culturale del territorio italiano, nonché prezioso patrimonio naturale: il termalismo.
La decisione di Darfo sarà ratificata nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale del 2024 convocata per il 30 dicembre. Il Comune era entrato a far parte dell’associazione nel 2019, su iniziativa della Giunta guidata dall’allora sindaco Ezio Mondini, ma, dopo 5 anni, l’esperienza consociativa non pare vantaggiosa all’attuale Amministrazione comunale, guidata da Dario Colossi, che riterrebbe il pagamento della quota annuale di mille euro un investimento improduttivo, che non garantisce un ritorno adeguato per la struttura termale di Boario. Sarà comunque il sindaco a spiegare dettagliatamente nel corso della seduta le valutazioni che hanno spinto a smarcarcarsi dall’Ancot.
L’associazione, nata nel 1989 a Salsomaggiore Terme contava agli esordi 12 enti associati. Oggi sono 62, Darfo compreso. Ancot promuove nuovi contatti e iniziative, grazie al dialogo e alle continue azioni di coordinamento fra i Comuni associati e gli Organi Istituzionali quali governo, parlamento, Anci e Federterme.