Il Comune di Pisogne ha deciso di togliersi dal Consorzio della Castagna di Vallecamonica. Un’uscita di scena che lascerà parecchio il segno, quella compiuta dall’ente, che da maggio ha una nuova amministrazione, guidata da Federico Laini.
Pisogne e l’intera Val Palot davano un apporto significativo alla cooperativa: gran parte delle castagne prodotte, una quantità considerevole ogni autunno, venivano conferite a Paspardo.
Di fronte al continuo indebolimento societario e all’uscita dal consorzio di numerosi altri Comuni già dallo scorso anno, anche Giunta e Consiglio comunale di Pisogne hanno deciso di vendere le quote detenute: l’1,91% dell’intero capitale sociale.
Una decisione presa anche in ottemperanza alla legge sulle partecipazioni degli enti pubblici e che non si poteva più rinviare, anche se la speranza era che qualche azione di rilancio potesse permettere al Consorzio di rialzarsi.
Ora i produttori dell’alto Sebino e della Val Palot dovranno pensare a chi conferire la loro sempre abbondante raccolta di castagne. Mentre il Consorzio di Paspardo langue.