Da quest’anno ed almeno fino al 2024 il lavoro del Consorzio dell’Oglio non si limiterà alla gestione ed uso dell’acqua per le irrigazioni. Grazie ad un investimento di 90mila euro all’anno, infatti, il Consorzio e le ventidue utenze agricole ed idroelettriche che sfruttano l’acqua del fiume saranno protagoniste di un progetto sperimentale di salvaguardia del pesce.

I primi effetti di questo progetto si sono già visti nei giorni scorsi quando, poco dopo la chiusura della sagra della tinca al forno di Clusane d’Iseo, sono stati rilasciati nel basso lago d’Iseo 70mila tinche di sei centimetri, oltre a 400 chili di anguille.

L’impegno del Consorzio registra anche la cattura, avvenuta a giugno, di dieci quintali di pesce siluro, un predatore considerato dannoso per la vita nel lago. L’obiettivo del Consorzio dell’Oglio è quello di coinvolgere nelle proprie iniziative sempre più soggetti, dalle province ai Comuni, fino alle associazioni, per raggiungere i requisiti richiesti dall’Unione Europea. Tra i progetti futuri, anche il reinserimento dello storione ladano, bloccato dall’ente Parco dell’Oglio.

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