I mesi estivi e soprattutto la campagna vaccinale hanno permesso di ridurre drasticamente rispetto a solo un paio d’anni fa l’impatto che il Covid-19 ha sulle strutture sanitarie del nostro Paese. Il virus e le sue varianti, però, continuano a circolare, come dimostrano gli ultimi dati resi noti: nella settimana dal 1° all’8 settembre i nuovi casi registrati in tutta Italia sono aumentati del 44%.

E’ vero che la gran parte delle situazioni mostrano sintomi lievi e non preoccupanti, ma non vanno dimenticate le fasce più deboli, come malati cronici ed anziani, per cui il virus può continuare ad essere aggressivo.

Per questo il Pirellone ha di recente inviato una nota alle Ats, Asst (come quella camuna) ed agli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico contenente indicazioni ed aggiornamenti per la protezione dei soggetti fragili all’interno di ospedali e case di riposo. Indicazioni che raccomandano l’uso della mascherina e che consigliano il tampone nei luoghi in cui ci sono pazienti positivi o la cui positività potrebbe comprometterne la salute.

“Il Covid-19”, ha detto Guido Bertolaso, assessore regionale al Welfare, “fortunatamente ora convive con noi senza provocare i danni dei primi anni di pandemia. Sappiamo bene però che per alcune categorie di pazienti può ancora costituire un pericolo di vita. Una particolare attenzione l’abbiamo posta sull’utilizzo della mascherina che, con l’avvicinarsi della stagione autunnale ed invernale, raccomandiamo sia indossata anche dove non obbligatoria: soprattutto nei Pronto Soccorso e negli ambulatori dedicati a pazienti fragili”.

A proposito di vaccini, la campagna avviata in Lombardia ha portato, a fine agosto, ad aver somministrato oltre 25,7 milioni di dosi, con l’87% della popolazione over 12 anni che ha completato il ciclo vaccinale, in linea con la media italiana.

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