Oltre 200 ordigni raccolti e trasferiti a valle per il successivo brillamento. È quanto rinvenuto alla Lobbia Alta durante l’ultima operazione di recupero di reperti bellici inesplosi e munizioni risalenti alla Grande guerra combattuta in Adamello, che il processo di scioglimento dei ghiacci attualmente in corso porta alla luce quasi quotidianamente. La più recente fase della campagna di bonifica del ghiacciaio dell’Adamello ha visto al lavoro gli Alpini del 2° Reggimento Genio Guastatori Alpini “Julia”.
I militari hanno lavorato per quattro giorni consecutivi nell’area della Lobbia Alta, teatro di intensi combattimenti nella primavera del 1916, quando reparti del 4° Reggimento Alpini attaccarono la linea austriaca nella cosiddetta battaglia della Lobbia. Tra i rottami delle baracche italiane sono stati ritrovati numerosi reperti di interesse storico, fra cui, proprio un fregio del glorioso 4° Reggimento Alpini conservatosi benissimo.
A supporto degli Alpini ha operato un nucleo dell’Arma dei Carabinieri e una squadra sanitaria del Corpo Militare Volontario CRI, composta da un medico esperto di alpinismo e due soccorritori, di cui uno guida alpina. Il team interforze ha fatto base al Rifugio Caduti dell’Adamello, posto a 3040 metri di quota, dove materiali e uomini sono giunti in elicottero. Gli spostamenti sul ghiacciaio sono avvenuti in tecnica alpina con ramponi, piccozza e cordata.