Puntuale come ogni anno, torna il Lünare de Saviur, curato dal Gruppo Resistere. Per chi non conoscesse il genere, si tratta di un calendario, prodotto ininterrottamente dal 2003, in cui si privilegiano le vicende del paese di Saviore dell’Adamello e delle sue frazioni, principalmente in dialetto e richiamando il tempo che fu.

A parlarcene è Germano Sisti, segretario dell’associazione culturale senza scopo di lucro fondata nel 2001.

L’intervista a Germano Sisti

Dalle 12 pagine, una per mese, nel corso del 2021 si potrà scoprire qualcosa in più del Gaì, la “Slacadura di tacolér”, ovvero il linguaggio usato dagli antichi pastori. “Il Gaì viene considerato dagli esperti un gergo, una lingua. Con l’ausilio dei nostri anziani, la nostra fonte primaria da cui attingiamo le notizie per scrivere sul calendario, abbiamo riscostruito alcune tradizioni. Oltre a ciò abbiamo attinto a dizionari e pubblicazioni specifiche. Abbiamo cercato inoltre di raccontare alcuni aspetti della vita del pastore, della transumanza, della vita sui monti della nostra terra così legata alla tradizione della pastorizia e dell’allevamento” spiega Sisti ai nostri microfoni.

Ecco quindi l’utilizzo di un linguaggio convenzionale che accomunava i pastori nel loro mestiere, con il quale comunicavano senza farsi capire dagli estranei “I nostri pastori erano persone intelligenti, sapevano scrivere e sapevano fare di conto, se rapportiamo le condizioni dell’epoca di alfabetizzazione delle nostre comunità. Questa tradizione orale veniva tramandata di padre in figlio e possiamo considerarla a tutti gli effetti una lingua, dalla quale traggono origine numerose espressioni popolari”.

Su ogni pagina del calendario, con mesi e giorni rigorosamente in dialetto della Valsaviore, viene riportata una frase in Gaì, con la traduzione. Accanto gli approfondimenti sulla lingua dei pastori, con un piccolo vocabolario di alcuni termini, dalla A alla Z. “La slùsa era l’acqua, il garòlf il cane, il sanàr il tabacco, la scavrina la legna…” inizia a elencare Germano Sisti “Vocaboli che vengono utilizzati dai più anziani ancor oggi. Se il pubblico leggendo il calendario manifestasse un certo interesse, si potrebbe anche pensare di fare una piccola pubblicazione su questo ambito”.

A proposito di pubblicazione, nel 2021 il Gruppo resistere celebra i suoi vent’anni e ha già in mente un’edizione speciale che possa riassumere quello che definisce il proprio viaggio…“Sì, la ricerca sul calendario la definiamo un viaggio, che di anno in anno vuole riallacciare quello che è il senso di comunità che appartiene al paese di Saviore e le sue frazioni. Ogni anno è un argomento diverso. Stiamo già lavorando sul tema del calendario 2022, ma stiamo discutendo in questi giorni sulla possibilità di uscire con un lavoro speciale che riassuma questo viaggio toccando le varie tappe che l’hanno caratterizzato in 20 anni. Cerchiamo di continuare a far vivere la Valsaviore con orgoglio”

Il calendario viene apprezzato molto anche al di fuori dei confini della Valsaviore, ma pure oltre i confini nazionali, con tanti emigrati che ve lo richiedono “Abbiamo paesani che hanno dovuto emigrare a Brescia o nel resto della Lombardia, ma anche fuori dall’Italia, tant’è che abbiamo casi di richieste dall’Australia, dal Canada, dall’Olanda. Questo ci inorgoglisce e ci fa continuare ancor più voglia in quest’esperienza culturale. Fare un calendario è facile, dobbiamo essere orgogliosi di riuscire a continuare a farlo“.

Quali sono le modalità di acquisto del calendario 2021? “Ci aiutano soprattutto i nostri commercianti di Saviore, Valle, Fresine. Chi fosse eventualmente interessato deve contattarci e glielo faremo avere, anche tramite spedizione postale, soprattutto in questo periodo in cui gli spostamenti sono complicati”.

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