(foto d’archivio)
In una settimana il Sebino si è abbassato di oltre 13 centimetri, passando dai 30,2 centimetri di altezza idrometrica di sabato 24 agosto ai 16,7 del 31 agosto.
Attualmente il riempimento dell’invaso è del 33,6% (era del 40% una settimana fa), con un afflusso, determinato principalmente dalle acque dell’Oglio, di 33 metri cubi di acqua al secondo e un deflusso di 49,9. Niente a che vedere con i livelli di fine giugno, quando il Sebino aveva superato il metro di livello ed un riempimento del 93,6%.
In questo contesto le alghe hanno trovato le condizioni ideali per proliferare, in particolar modo tra Iseo e Clusane e tra Tavernola, Predore e Sarnico. Dove il fondale è più basso si crea la maggiore concentrazione di vegetazione, che crea disagi alle eliche dei motori delle barche, ma anche un impatto visivo e olfattivo sgradevole. I battelli spazzino della società Mpl Manutenzione e promozione laghi, braccio operativo dell’Autorità di bacino, durante la settimana, dal lunedì al sabato, lavorano da una zona all’altra per arginare il problema.
Ogni anno le due Province e l’Autorità di bacino stanziano per la pulizia del lago d’Iseo 450mila euro, sia per togliere le alghe che legname flottante portato a valle dalle piene dell’Oglio, in modo da garantire tutto l’anno la sicurezza dei naviganti. In questo periodo ogni giorno si raccolgono dal lago mediamente 30 tonnellate di alghe.