Se il 2022 è stato l’anno della siccità e della sofferenza per i grandi laghi lombardi, il 2023 potrebbe addirittura essere peggio, stando almeno a come è cominciato. L’assenza di piogge continua a farsi sentire anche sui laghi bresciani, la cui sete non è placata dalle scarse precipitazioni che quest’inverno sta offrendo.

Basta guardare il lago d’Iseo per farsi un’idea della situazione: il fiume Oglio, nel mese di gennaio, ha scaricato nel Sebino poco più di dieci milioni di metri cubi di acqua in meno rispetto allo stesso periodo del 2022 (56,5 milioni contro 67,2 milioni).

Va da sé che il mese appena conclusosi abbia visto il lago d’Iseo stare quasi sempre sotto lo zero idrometrico, ad eccezione di tre giorni. Febbraio non è cominciato meglio, visto che nei giorni scorsi il lago era sotto di cinque centimetri: un dato rilevante, ma non straordinario, riuscendo il Sebino a riempirsi con più facilità.

In passato, sono stati registrati dati peggiori, come i -12 centimetri nel 2017 o i -14 nel 2018; ma questo non significa che la situazione attuale sia da sottovalutare, come ci ha insegnato l’anno scorso, durante cui numerose Amministrazioni anche in Vallecamonica si sono viste costrette ad emanare delle ordinanze per chiedere ai cittadini di limitare il consumo di acqua.

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