La storia del Milite Ignoto è una storia che appartiene a tutta la comunità, e per questo tutti devono contribuire al suo tragitto verso casa. Questa l’idea alla base del monumento di Camilla Gagliardi, artista camuna, inaugurato sabato mattina in Piazza Lorenzetti ad Artogne, alla presenza delle autorità e della popolazione.

L’opera, che si chiama, appunto, “Il Milite”, ha alla base un blocco ottagonale di cemento proveniente dalla ditta Crea di Darfo, a rappresentare la madre del soldato che ne tiene i piedi saldi a terra. Sopra di esso si erge un periatto, una macchina rotante d’ispirazione teatrale, composto da delle lastre di vetro incorniciate in acciaio corten realizzato da Mario Bettoni di Bienno in cui è possibile scorgere il milite. L’installazione si rende così interattiva e, per assumere il senso con cui è stata pensata, richiede l’intervento degli spettatori, che devono mettere in funzione l’opera con una spinta.

Solo in questo modo il milite raffigurato si mette “in cammino” verso casa, creando un suggestivo effetto caleidoscopico: lo spettatore aiuta così il soldato a tornare nella sua terra di origine. “L’arte ha il grande potere di rendere immortale un ricordo e, allo stesso tempo, senza la storia l’arte non avrebbe vita”, ha detto Gagliardi presentando l’installazione. “Ogni opera”, ha aggiunto Massimo Maugeri, assessore alla Cultura in Comunità Montana, “va approcciata cercando di interpretare il messaggio che l’artista ha voluto comunicare con la sua realizzazione”.

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