Ieri il 72esimo raduno delle Fiamme Verdi al Mortirolo, in una giornata fresca e limpida, che ha lasciato spazio ai tributi e alla memoria di quelle persone cadute per la libertà e per la loro scelta di essere “ribelli per amore”.
Davanti alla chiesa di san Giacomo, sul grande altare scolpito in memoria dei partigiani, don Tino Clementi, parroco di Manerbio e cappellano delle Fiamme Verdi, ha celebrato la messa, innalzato il canto del Vangelo e chiesto ai presenti di essere “testimoni della verità che unisce, qui e ovunque spirino ancora orrendi venti di guerra, che spinge a caricarsi delle responsabilità richieste dalla gestione del bene pubblico, che chiede testimoni ancora disposti a essere ribelli per amore”.
Roberto Trotti, sindaco di Monno, ha auspicato giorni in cui sia possibile costruire insieme orizzonti di pace e di buon sviluppo e azioni comune mirate a sconfiggere terrorismo e paure.
Il Prefetto di Brescia Annunziato Vardè ha rammentato a ciascuno il dovere di difendere la Costituzione e di rendere sempre più visibile e possibile la pacifica convivenza.
Pierluigi Mottinelli, presidente della Provincia, oratore ufficiale, ha onorato i ribelli andati avanti, elogiato la loro utopia di uomini liberi, annoverato i sacrifici sopportati dalla popolazione di Monno, definito paese della libertà, amico dei partigiani.
Ha portato i saluti anche neo vicepresidente nazionale della Federazione italiana Volontari della libertà, il bresciano Roberto Tagliani