Un ritorno a casa, nella sua Darfo, in uno storico edificio pronto ad ospitarne le opere ed a raccontarne la storia. E’ andata in scena, sabato, l’inaugurazione della prima fase del Museo Franca Ghitti, ospitato nell’ex Conventone, in un’area da poco ristrutturata grazie ad un contributo regionale a valere su fondi dei Piani Integrati della Cultura.
Al progetto lavora da tempo il Comune, insieme alla Fondazione “Archivio Franca Ghitti”, alla Comunità Montana ed al Bim. Alla presenza delle autorità, di Elena Pontiggia, storica dell’arte, e dei familiari di Franca Ghitti, è stata così svelata al pubblico la prima parte di un progetto più ampio, che si punta a completare entro il 2025.
Il Museo Franca Ghitti non proporrà solo l’esposizione di un nucleo fondamentale di lavori dell’artista, ma ne approfondirà e valorizzerà l’opera, assumendo anche il ruolo di centro studi, in cui sarà conservato l’Archivio di Franca Ghitti, contenente scritti vari e gli inediti “Taccuini” dell’Artista e la sua biblioteca privata.
Quella che si può già visitare è dunque un’”anteprima” di un progetto più ampio, che vuole mettere al centro il lavoro dell’artista (nata nel 1932 ad Erbanno e scomparsa nel 2012) e la sua capacità di interpretare, tra antico e moderno, il linguaggio dei graffiti camuni, portandoli in giro per il mondo tramite le sue opere. L’obiettivo del Museo è di accorpare le opere all’interno del percorso cronologico secondo nuclei tematici, mettendo il più possibile in risalto l’espressione dell’artista.
Un allestimento che diventerà parte integrante di quel Museo diffuso già presente in Vallecamonica e sul lago d’Iseo, lungo i vari Comuni che ospitano opere di Ghitti (tra questi, Pisogne, Costa Volpino, Gianico, Malegno, Breno, Ceto ed, ovviamente Darfo): “Sarà un museo vivo”, ha commentato Dario Colossi, sindaco di Darfo, “che offrirà momenti di incontro, di riflessione, con l’intervento di artisti, scrittori, intellettuali, chiamati a parlare anche di arte contemporanea e delle questioni più rilevanti del momento.”
Per la direzione del museo, da parte del Comune è prevista l’individuazione di una figura qualificata. Il fine settimana di inaugurazione della prima fase del Museo è stato acompagnato dal Convegno di studi che si è tenuto proprio nell’ex Conventone, alla presenza di storici e critici d’arte.