Provare a vedere la realtà con occhi differenti, andando oltre quelle convenzioni che la società si è imposta e trovando così nuove prospettive. E’ una suggestione che ci ripetiamo spesso, ma che raramente mettiamo in atto. Elisa Salvetti, responsabile dell’Ufficio turistico comunale di Capo di Ponte, ed Alberto Maretta, direttore del Parco archeologico di Seradina-Bedolina, hanno deciso di provarci, lanciando il progetto del “Meta Parco di Seradina-Bedolina”, finanziato dalla Comunità Montana.

L’idea è quella di presentare una realtà conosciuta come quella del parco archeologico proponendo però nuovi percorsi che superino i limiti noti e permettano di osservarne i contenuti senza le gerarchie prestabilite. Accanto al parco fisico si crea così un alter-ego non fisico, che si nutre di smarrimento e stupore e che restituisce il parco sotto nuova esperienza.

Il progetto prevede una piattaforma web, “percorsi-non percorsi” e l’estensione dell’accessibilità a tutti. L’idea, ambiziosa, è anche al centro di un ciclo di quattro incontri che si terranno sulla piattaforma Zoom il 4, il 7, l’11 ed il 14 gennaio, sempre alle ore 20:30. Per partecipare è necessario prenotarsi inviando una mail ad agenzia.capodiponte@gmail.com.

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