Anche la Comunità Montana della Vallecamonica e quella del Sebino Bresciano si uniscono all’appello lanciato dagli enti comprensoriali della nostra Provincia in vista delle prossime elezioni per eleggere il nuovo presidente del Broletto.
Con la scadenza naturale del mandato di Samuele Alghisi, Brescia si prepara ad andare al voto: una data non è ancora stata fissata, ma con ogni probabilità le elezioni per stabilire il nuovo presidente della Provincia si terranno verso la fine del mese di gennaio.
Per allora, le Comunità Montane bresciane (oltre a quella camuna e sebina, anche quella della Valtrompia, della Valsabbia e dell’Alto Garda) auspicano che si raggiunga un accordo tra le parti politiche per una gestione a larghe intese. Con la riforma Delrio di otto anni fa, le Province italiane sono state trasformate in enti di secondo livello, ovvero enti la cui elezione non è più diretta, ma passa attraverso il voto dei sindaci e dei consiglieri comunali.
Da qui parte l’idea che il nuovo Presidente dovrà essere frutto di una gestione condivisa. Il primo a farsi avanti è stato proprio il camuno Alessandro Bonomelli, presidente della Comunità Montana di Vallecamonica, secondo cui “Il presidente dovrà essere espressione del territorio, dei Comuni, al di sopra delle appartenenze politiche”.
A fargli eco Marco Ghitti, alla guida della Comunità Montana del Sebino Bresciano, per cui “dividersi tra maggioranza e minoranza per un ente di secondo livello ha poco senso, servono soluzioni rapide e concrete”. Anche per Giovanmaria Flocchini della Valsabbia, Massimo Ottelli della Valtrompia e Davide Pace dell’Alto Garda la soluzione per una guida del Broletto che sappia andare incontro alle esigenze dei bresciani è un nome condiviso.
Un’idea lanciata già qualche settimana fa da Guido Galperti di Italia Viva, vicepresidente della Provincia, parlando di un “Patto di responsabilità territoriale” per sostenere tutte le amministrazioni bresciane.