Il tappeto di Caterina abbraccia l’autismo. Questo il titolo dell’evento che si terrà a Bienno il 3 e 4 ottobre prossimi. Sono ben 1700 le mattonelle realizzate a maglia o a uncinetto da donne di tutta Italia e consegnate in questi mesi all’associazione Amici di Caterina Comensoli, il nome di battesimo della biennese Santa Geltrude. L’idea è quella di aiutare il Centro Spazio Autismo di Darfo Boario Terme con l’acquisto di mattonelle che fanno parte di un grande tappeto che verrà mostrato per le vie di Bienno.
A parlarcene è Terry Bettoni, instancabile presidente dell’Associazione:


“Le mattonelle saranno collocate nel centro storico, snodandosi come un tappeto abbracciando il paese, che è anche l’abbraccio simbolico all’autismo, sulle strade principali del paese e alcune piazzette dedicate per questa iniziativa, che tanto abbiamo sperato si potesse realizzare”.

Sarà una sorta di record, se si pensa che il tappeto sarà lungo idealmente alle 700 metri

“Tutta la Vallecamonica ha partecipato e ringrazio. Ma ringrazio anche tutta l’Italia, ne sono arrivate dal nord e dal sud, e anche dall’estero: dalla Germania e dal Kentucky, Stati Uniti, dalla Svizzera, dalla Romania e dall’Inghilterra: questa cosa ci ha fatto molto piacere perché vuol dire che le persone che vogliono partecipare ad eventi di solidarietà sono ancora tante”.

Ora si tratterà di vedere come la Valle Camonica risponderà a questa iniziativa…Come si potrà recare a Bienno e come bisogna fare per fare questa offerta a Spazio Autismo e al Fondo Sara Pedersoli.

“L’installazione artistica partirà dalla via centrale, via Contrizio. Si potrà camminare sia sul lato destro che sul lato sinistro. Si farà il giro verso Piazza Roma, via Ripa e via Fantoni. Ci sarà la Protezione civile che chiuderà gli altri ingressi. Naturalmente bisognerà avere la mascherina per poter accedere in sicurezza al Tappeto di Caterina”.

Una volta individuata la coperta preferita si potrà procedere all’acquisto e quindi all’offerta le mattonelle

“Sul percorso le mattonelle saranno tutte numerate si può scegliere quella che si preferisce. Il numero andrà comunicato al punto informazioni, dove si pagherà la mattonella, o le mattonelle, desiderate. A chi farà questa offerta verrà consegnata la coperta in una borsa speciale dell’evento, insieme all’attestato di partecipazione“.

Riprendendo il messaggio di Caterina, Santa Geltrude, “l’amore vuol dire presenza”: in questo caso il messaggio deve arrivare ai camuni, ai biennesi, per portare avanti questa iniziativa

“La nostra presenza si è realizzata, questa volta, con il Tappeto di Caterina e vorrei che questo messaggio raggiungesse tutti i camuni e tutte le persone che possono ascoltarlo: Amore vuol dire presenza, amore vuol dire venire a Bienno e comprare le mattonelle così con i tanti soldi che verranno raccolti si potranno fare tante cose tante cose”.

Tante cose per Spazio Autismo, centro che è stato inaugurato qualche tempo fa a Darfo, proprio per dare la possibilità ai bambini autistici di avere un supporto da parte di professionisti. A contribuire anche l’istituzione del Fondo Sara Pedersoli, giovane mamma che è mancata prematuramente, il cui marito è proprio di Bienno.

“Ettore Fanti, il marito di Sara, è un biennese, quindi è sorta questa voglia di voler fare qualcosa anche noi per aiutare il Fondo”.

Il Tappeto di Caterina è in programma domenica 4 ottobre dalle 10:00 alle 18:00 nel centro storico di Bienno. Nel pomeriggio sarà presente anche il truccabimbi, nel pieno rispetto delle norme anti covid. Prevista la partecipazione nelle varie piazzette del paese di diverse associazioni che animeranno la giornata, come il coro Armonie, Le Orège de hoi, La Maison di Silvia Dante, il Gruppo Arti e mestieri e la Banda Civica.

La grande installazione sarà preceduta, sabato 3 ottobre, da un convegno nel palazzo Simoni Fè, con inizio alle 17:30. Si parlerà di autismo con il tema: “Accogliamo la diversità” in collaborazione con Spazio Autismo Sol. Co. Camunia, a cura della dottoressa Silvia Cristina Bernardi. Successivamente prenderà la parola Marcella Pedersoli, referente del fondo Sara Pedersoli, fondo che vuole esaudire il desiderio di continuare ad aiutare il bambino di Sara e con lui altri bambini con fragilità.

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