“La Lombardia con oltre 12 milioni di dosi somministrate, ad oggi, si conferma al primo posto per copertura vaccinale tra le regioni d’Italia e al quinto posto al mondo, dietro Israele, Danimarca, Regno Unito e Belgio, grazie all’impegno straordinario di migliaia di donne e uomini e al senso civico dei nostri concittadini”, lo ha sottolineato Letizia Moratti, vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia, nel corso dell’incontro con la stampa di venerdì a cui sono intervenuti il presidente Attilio Fontana, l’assessore Pietro Foroni, il commissario Guido Bertolaso e il direttore generale Welfare Giovanni Pavesi.
“La nostra regione – ha evidenziato Letizia Moratti – ha avuto uno scatto d’orgoglio che ha riguardato tutti, dal personale medico ai cittadini. L’impegno non verrà meno neppure ad agosto, quando in programma c’è un milione di somministrazioni”.
La vicepresidente ha fatto cenno anche alla ripresa autunnale, in particolare quella delle scuole: “Rileviamo il 65% di adesione per i ragazzi nella fascia 12-19 anni. Ci stiamo attrezzando con ulteriori misure per una ripresa scolastica in sicurezza, anche con i tamponi. Per la fascia 12-14 anni tamponi antigenici gratuiti presso le farmacie e le Asst, misura che verrà ampliata alla fascia 6-12 anni, anche in considerazione del fatto che questo target non è vaccinabile. Abbiamo avviato sperimentalmente il test salivare per i più giovani e continueremo in coerenza con le decisioni ministeriali. Proseguiremo con la genotipizzazione di tutti i tamponi positivi, ampliandola sino agli under 12″.
“Un’attenzione particolare – ha puntualizzato Letizia Moratti – è rivolta agli insegnanti e al personale della scuola, compresi gli operatori delle mense e gli autisti degli scuolabus, per creare un ambiente quanto più possibile Covid free” La vicepresidente ha dichiarato che sono possibili le vaccinazioni anche ai non residenti che lavorano in Lombardia nella scuola pubblica e parificata e ha affermato che, su 333.000 persone occupate nella scuola, risulta già vaccinato l’82%, al di sopra della media nazionale. Tra i ventenni siamo all’81% di adesione al vaccino. L’obiettivo è la didattica in presenza, dall’Università in giù.