Cevo e la Valsaviore non dimenticano, neanche nell’anno in cui le celebrazioni in ricordo del terribile incendio del 3 luglio 1944 sono state ostacolate da tutte le misure anti-Covid ancora in vigore. Il presente, per quanto drammatico, non deve però far dimenticare un passato tragico, che 76 anni fa vide Cevo, appunto, oggetto di una rappresaglia fascista contro i partigiani.

Quel 3 luglio i nazifascisti fecero irruzione nel paese, che con tutta la Valsaviore era zona di operazione della 54esima brigata d’assalto Garibaldi, rastrellando la popolazione e bruciando le abitazioni. Sei le vittime, centinaia le persone che rimasero senza casa. Proprio per non dimenticare, l’Unione dei Comuni della Valsaviore, l’Anpi, Cgil, Cisl e Uil ed il Museo della Resistenza si ritrovano per celebrare quell’episodio.

Locandina ufficiale del Giorno della Memoria dell'incendio di Cevo, 3 luglio 1944.Per non dimenticare nè oggi nè…

Pubblicato da Museo della Resistenza di Valsaviore su Giovedì 18 giugno 2020

L’appuntamento è per domenica, con partecipazione consentita alla popolazione ma sempre nel rispetto del distanziamento sociale. Alle ore 10:15, quindi, il ritrovo presso la Piazza della Resistenza  in località Pineta; a seguire ci sarà la deposizione della corona al Monumento ai Caduti ed il saluto dell’Amministrazione Comunale. Alle 10:45 toccherà all’orazione di Manlio Milani, presidente dell’Associazione dei Caduti di Piazza della Loggia; alle ore 11:00, infine, la Santa Messa celebrata da don Lorenzo Albertini. Nel pomeriggio, dalle 14:30 alle ore 18:00, inoltre, sarà possibile visitare il Museo della Resistenza con ingresso libero.

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