E’ morto nelle scorse ore all’ospedale di Trento Cesare Ziboni, il 13enne coinvolto nell’incidente accaduto ieri mattina, quando intorno alle ore 09:30 nove persone sono cadute durante un’escursione sulla Presanella: nell’incidente sono morte altre due persone, Luciano Bertagna, 45 anni, e Raffaella Zanotti, 41 anni, madre del giovane.
Stando ad una prima ricostruzione, il gruppo era partito di prima mattina dal Rifugio Denza per raggiungere, appunto, la Presanella. Il gruppo si era diviso in tre cordate: una di queste, all’altezza della forcella Freshfield, deve aver perso l’equilibrio o essere scivolata, coinvolgendo anche il resto del gruppo, che avrebbe cercato di correre in soccorso. Una caduta di 200 metri, che ha provocato, oltre a tre morti, anche sei feriti. Ricoverato anche il marito della Zanotti, Gianni Ziboni, di 55 anni, mentre l’altro figlio di 21 anni, Andrea, è stato dimesso. Condizioni meno gravi per l’altra famiglia di Sale Marasino che stava effettuando l’escursione: Manlio Lottici, 45 anni, è ricoverato a Bolzano, mentre la moglie Erica Turra di 37 anni ed il figlio Luca di 13 sono a Trento, così come Maurizio Zampatti.
Le due vittime erano molto conosciute a Sale Marasino: Raffaella Zanotti lavorava nell’impresa di impianti telefonici del marito, ed aveva contribuito alla formazione del gruppo su Facebook “Gira much”, di appassionati di escursioni. Bertagna, invece, era tornato a Sale Marasino dopo aver lavorato nel team di Max Biaggi e Loris Capirossi, lavoro che gli aveva permesso di girare il mondo. In paese, invece, gestiva il Sally Caffè, a Conche.
Alla luce di quanto accaduto, il Codacons ha inviato alla Regione una diffida, con cui chiede la formazione di una mappa con i sentieri montuosi più pericolosi, così come la creazione di un’autorità competente su sicurezza e sorveglianza delle montagne bresciane. ‘Si tratta di uno sport estremo che deve essere praticato nella massima sicurezza”, spiega l’associazione in un comunicato stampa, ‘i percorsi debbono essere accessibili e richiedere il giusto impegno in proporzione alle abilità. E’ necessaria pertanto la creazione di un’autorità specificamente adibita alla sorveglianza e al controllo oltre ad una mappa che vieti i percorsi che hanno creato vittime tra gli appassionati’.
La Procura di Trento, intanto, ha aperto un fascicolo: i carabinieri sentiranno i feriti per capire cosa sia effettivamente accaduto, mentre l’attrezzatura utilizzata sarà visionata dagli inquirenti. La salma di Bertagna, invece, è tornata nella casa di via Verdi a Sale Marasino: i funerali domani nella chiesa parrocchiale alle ore 15:00.
[Foto da L’Adige]