Un incessante e mesto andirivieni ha caratterizzato l’intera giornata di ieri a Malegno. Tantissime persone si sono dirette verso via Fontana, dove si trova la casa di Gian Mario Martinazzoli, per tributargli un ultimo saluto e per stingersi al dolore della moglie Noris, della figlia Alessandra e di tutti i parenti.

Attestati di stima, di affetto, di riconoscenza sono giunti da ogni dove. Erano tantissime infatti le persone che il giornalista camuno – stroncato da un malore improvviso a 72 anni l’altra notte nella sua abitazione – aveva incontrato nel corso della sua vita. Soprattutto per lavoro, a Radio Voce Camuna, Teletutto, Giornale di Brescia, ma anche per le attività di volontariato che svolgeva e per le associazioni che a vario titolo seguiva. Incredulità da parte di chiunque accedeva alla camera ardente e tante preghiere e lacrime.

Anche il mondo del giornalismo locale ha riconosciuto, se mai ce ne fosse stato bisogno, il valore del lavoro fatto negli anni di collaborazione da Martinazzoli: colleghi giornalisti del Giornale di Brescia, di Teletutto, ma anche delle testate “concorrenti”, come Bresciaoggi, Più Valli Tv, Teleboario e molte altre, si sono recati a Malegno per un ultimo gesto di affetto e stima.

In tanti lo avevano appena incontrato, domenica, al Raduno sezionale degli alpini a Capo di Ponte e lo avevano salutato. Altri lo avevano appena ascoltato nell’ultimo servizio mentre raccontava l’ennesima notizia che riguardava la sua amata Vallecamonica, di cui conosceva ogni particolare.

E oggi sarà il giorno della celebrazione del funerale, nella chiesa parrocchiale di Malegno. Alle 16:00 la Santa Messa, cui seguirà la tumulazione nel cimitero del paese.

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