Si è concluso intorno alle 23.30 di giovedì 19 settembre l’intervento di ricerca di un uomo di Tione e di una donna di Bergamo, entrambi sulla cinquantina, sul ghiacciaio della Lobbia a una quota di circa 2.700m, in Adamello.

I soccorritori del Cnsas li hanno ritrovati in buone condizioni di salute, ma in difficoltà a proseguire per il freddo e per il buio. L’operazione di soccorso era cominciata poco prima delle 20:00, quando il gestore del rifugio ai Caduti dell’Adamello ha chiamato il 112 per segnalare il mancato arrivo di quattro alpinisti che, partiti dal rifugio Mandrone, come concordato in precedenza avrebbero dovuto trascorrere la notte nel suo rifugio.

La Centrale Unica di Emergenza ha chiesto l’intervento dell’elicottero dal Trentino, mentre gli operatori della Stazione di Pinzolo del Soccorso Alpino e Speleologico si sono portati al rifugio Bedole in Val Genova, pronti ad essere imbarcati in caso di bisogno. Nel frattempo, il gestore del rifugio Mandrone ha avvistato delle luci in movimento sul ghiacciaio del Mandrone e gli è andato incontro.

Erano però solo due dei quattro alpinisti dispersi, che si erano separati dagli altri due, per tornare sui propri passi verso il rifugio Mandrone. A questo punto l’elicottero è salito in quota per fare un sorvolo. L’equipaggio, dotato di visori notturni ha individuato delle tracce sulla neve che portavano verso la cresta dell’Adamello. Seguendo le tracce, i soccorritori sono riusciti a individuare i due alpinisti. Imbarcati a bordo in hovering, sono stati trasferiti al rifugio Mandrone per essere visitati dall’equipe sanitaria. Infreddoliti ma illesi, non hanno avuto bisogno di alcun ricovero in ospedale.

Sempre giovedì 19 settembre la V Delegazione Bresciana del Cnsas, con le squadre della Valtrompia, è stata attivata in mattinata, alle 11:30 in seguito alla segnalazione di un messaggio di richiesta d’aiuto arrivato da un’apposita applicazione. La zona indicata era quella della località San Fermo, in territorio di Iseo, a 550 metri di quota. Il Cnsas – Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico, in collaborazione con i Vigili del fuoco, ha verificato le coordinate e vagliato l’area. Dopo circa due ore di ricerche senza alcun esito, in accordo con la centrale le squadre sono rientrate. 

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