Una questione di numeri: così l’Asst di Franciacorta giustifica la decisione, che non mancherà di far discutere nei prossimi giorni, di voler chiudere il Punto Nascite e quindi anche il reparto di Maternità dell’ospedale di Iseo. Eppure, quasi un mese fa l’azienda sanitaria aveva smentito le voci di una chiusura, rassicurando chi si diceva preoccupato dal momento che, nonostante non ci fossero più pazienti affetti da Covid-19 all’interno del nosocomio, il reparto fosse ancora chiuso.
Ora sarebbe arrivata la marcia indietro dovuta, come detto, ad una questione di numeri, ovvero al calo di nascite sul territorio. Il Comitato Pro Ospedale, che già nelle settimane scorse si era mobiliato a proposito, si oppone e passa all’azione: il gruppo, tramite le referenti Lucia Danesi, Orsolina Ciocchi e Nadia Zatti, ha già annunciato una raccolta firme, che prenderà il via il 31 luglio.
Non solo: il Comitato ha già scritto una lettera ai sindaci dei Comuni sul lago d’Iseo per chiedere il loro sostegno. Il ragionamento è semplice: l’ospedale di Iseo serve circa 60mila persone, a cui vanno aggiunti coloro che sono in zona come turisti, ma il gruppo si oppone anche all’affermazione per cui ci sarebbe stato un calo delle nascite. Da gennaio a metà febbraio, ovvero prima che il reparto chiudesse a causa dell’emergenza sanitaria, sono nati 90 bambini.